Intervista Villa Vittoria Cultura 2021

Intervista Villa Vittoria Cultura 2021

Villa Vittoria Cultura
Si è da poco concluso il progetto ideato e coordinato da Giovanni Fittante nella splendida location fiorentina per unire l’intrattenimento di qualità con momenti di approfondimento sulla storia e sulla società
di Elena Tempestini / foto courtesy Villa Vittoria

 

Come nasce Villa Vittoria?
È un’iniziativa che ho intrapreso tre anni fa insieme agli altri miei soci, in particolar modo Aldo Settembrini, per creare a Firenze un luogo di intrattenimento un po’ diverso da quello che il panorama fiorentino offriva in quel momento. Una location unica, con tanto verde ed un suggestivo anfiteatro, ormai molto apprezzata e conosciuta non solo dai
residenti ma anche dai tanti stranieri che vengono a trovarci. Quest’anno a Villa Vittoria si è tenuto un importante pro getto culturale come incentivo anche a ripartire con entusiasmo dopo la pandemia.

Può spiegarci di cosa si tratta?
Non è semplice fare l’imprenditore, soprattutto dopo un periodo come quello che abbiamo attraversato. Chi fa l’imprenditore deve avere la capacità di vedere oltre il problema
dell’oggi per immaginare il futuro. Proprio il guardare avantici ha spinto ad ideare Villa Vittoria Cultura, un’iniziativa fortemente voluta da me e condivisa dai miei soci per creare a Firenze uno spazio culturale innovativo, una sorta di Versiliana in stile fiorentino che ci ha visto ospitare diciassette presentazioni di libri, partendo da fine giugno fino a tutto settembre, con autori di varia provenienza e case editrici conosciute e meno conosciute. Questo progetto nasce dal la volontà di promuovere la cultura all’interno di un locale di intrattenimento per dimostrare come le due cose non siano in contraddizione tra di loro, ma facciano entrambe parte di una proposta di alto livello che spazia dalla musica al buon cibo alla presentazione di libri. L’idea è stata molto apprezzata dal pubblico, anche per la varietà dell’offerta, rispetto alla quale non abbiamo imposto un unico tema ma abbiamo dato spazio a libri su vari argomenti come Matteotti, la Resistenza, Dante Alighieri, la storia dei Medici passando poi al cinema con Rossellini e al calcio con Giancarlo Antognoni che è stato anche nostro ospite. Insomma, abbiamo spazia to sui contenuti per rispondere alle esigenze di un pubblico eterogeneo.

L’essere umano ha bisogno sia dell’approfondimento cul turale che della leggerezza legata all’intrattenimento, Villa Vittoria quindi unisce entrambe le cose…

Secondo me la cultura è contaminazione tra le varie arti sia musicali che visive e letterarie. Per esempio, in futuro ci pia cerebbe ampliare ulteriormente la proposta con mostre di artisti importanti negli spazi del giardino. In questo modo, Villa Vittoria diventerebbe un luogo delle arti a tutti gli effetti, dove ascoltare buona musica, godere della visione di opere d’arte e trascorrere serate piacevoli in compagnia. Si tratta insomma di un progetto in divenire che punta a diventare sempre più ricco ed entusiasmante.

Il suo ruolo nella ideazione e nella realizzazione di questo progetto è stato determinante…
Sì, l’idea è partita da me e con molta umiltà, insieme ai miei soci, abbiamo cercato di realizzarla compatibilmente con le difficoltà legate al periodo ed investendo anche sul proget to per fare in modo che tutti gli aspetti organizzativi, incluso l’aperitivo post presentazione, fossero totalmente gratuiti sia per gli autori che per il pubblico. Ci è sembrato un modo per andare incontro alle persone, alla comunità, con spirito di partecipazione e condivisione.

 

Questo progetto culturale proseguirà anche durante l’inverno?
Stiamo valutando la possibilità di proseguire anche nei mesi invernali, ma non è facile trovare la location giusta. Ci piace rebbe trovare un luogo non solo bello ma anche accogliente e
che invogli la gente a ritrovarsi, a condividere un momento di socialità, proprio come è accaduto nel giardino di Villa Vitto ria, dove, dopo mesi di lockdown, abbiamo tutti riscoperto il piacere di stare insieme. Stiamo lavorando anche ad una fu tura collaborazione con La Nuova Antologia della Fondazione Spadolini e con il suo presidente, il professor Cosimo Ceccu ti. Nel frattempo, a conclusione della stagione estiva, ci preme ringraziare tutti coloro che hanno permesso di realizzare con successo questo progetto, il presidente di Firenze Fiera Loren zo Becattini, gli autori, i relatori, la stampa e naturalmente tut to lo staff di Villa Vittoria. Un ringraziamento particolare va alle istituzioni, dal sindaco Dario Nardella alla vicesindaca Alessia Bettini agli assessori Tommaso Sacchi, Cecilia Del Re, Fede rico Gianassi, Alessandro Martini e tanti altri il cui appoggio è stato fondamentale per la riuscita dell’iniziativa.

È una conferma di come Firenze possa aprirsi al nuovo senza dimenticare il proprio passato ma anzi partendo proprio da lì per immaginare il futuro.
Esattamente. Firenze è una città straordinaria che tutti nel mon do amano e conoscono per la sua grande storia che ci fa senti re orgogliosi di vivere in questa città. È anche vero però che non dobbiamo adagiarci sul passato ma dobbiamo guardare al nuo vo con la creatività che contraddistingue noi italiani. Il progetto Villa Vittoria Cultura ha inteso proprio fare questo, offrire al pubblico qualcosa di nuovo in un luogo speciale della città per ripar tire tutti insieme e guardare al futuro con rinnovato entusiasmo.

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